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Sodio
Il sodio dai cultori del fitness è un minerale temuto. I motivi sono molteplici ma il più ricorrente è sicuramente quello legato alla ritenzione idrica sottocutanea. Questo mito è legato alla presenza in percentuale maggiore negli interstizi extracellulatri(44%), contro il solo 9% all'interno delle cellule, la percentuale restante è contenuta nelle ossa.
La realtà però è che il sodio, temuto o meno rappresenta una componente fondamentale per il corretto funzionamento corporeo. Una carenza di questo minerale comporta una diminuzione del volume del liquido interstiziale e del sangue. Evenienza che presenta una sintomatologia caratterizzata da nausea, anoressia, apatia profonda, crampi muscolari, abbassamento della pressione arteriosa che nei casi più gravi può condurre a morte per collasso cardiocircolatorio. Un quadro assolutamente da evitare. Invece un sovradosaggio di sodio può essere causa di edema, unito a super lavoro renale per la sua eliminazione.
La quantità giornaliera da consumare per una salute ottimale è approssimativamente sui 0,7 grammi ogni 10 Kg di peso corporeo sia per le donne che per gli uomini. Un consumo leggermente superiore o inferiore comunque non è gravoso per l'organismo visto che il corpo umano ricerca sempre l'omeostasi e quindi l'adattamento all'equilibrio idrico ottimale.
Si può certamente dire che tale elemento chimico (simbolo Na) riveste una grande importanza nel controllo del volume dei liquidi extracellulari dell'organismo e della loro pressione osmotica, risultando pertanto intimamente correlato al metabolismo idrico dell'organismo.
Sudorazione profusa, urina e feci, attività fisica in genere provocano una grande fuoriuscita di sodio dal corpo e quindi in caso di alterate condizioni fisiche è necessaria una pronta reidratazione con acqua ricca di questo minerale. In taluni casi può essere ideale una integrazione supplementare, evitando comunque overdosi di bustine contenenti sali mirali, in quando l'organismo umano sembra poterli assimilare al meglio sotto forma ionica(naturalmente presente nell'acqua) e meno nella forma più grezza (quella presente in molti prodotti) che può condurre ad un sovraccarico renale, condizione da evitare.
Il sodio è contenuto naturalmente in tutti gli alimenti, visto che è parte fondamentale di tutti gli esseri viventi e nell'acqua. Quindi una consumo abbondante di carni, vegetali e acqua garantiscono l'apporto ideale.
Nel body building è di uso comune il carico e lo scarico del sodio, ricorrendo alla così detta pompa del sodio/potassio. Questo meccanismo comporta un iper apporto di liquidi e sodio nei giorni prima della competizione, riducendo il potassio. Successivamente nelle ore prima della competizione si smette di consumare liquidi e sodio assumendo alimenti che contengono molto potassio. Questo al fine di spostare i liquidi extracellulari e sottocutanei verso le cellule muscolari. Il procedimento rende i muscoli molto tonici e la pelle molto sottile, mettendo in evidenza striature e vascolarizzazione(aspetto granitico) ammesso che la percentuale di grasso corporeo sia inferiore al 6%. Questa tecnica 'estrema' è utilizzata solo da persone fisicamente sane (mentalmente no) che gareggiano nello 'sport' del culturismo per ottenere il miglior risultato esteriore, la persona comune non ha bisogno di mettere in atto tecniche di questo tipo, anche perché i risultati gravano molto sulla salute e sono esclusivamente momentanei per l'imminente gara.
Da aggiungere che in competizioni
di lunga resistenza(superiori alle 2 ore) in presenza di caldo torrido(maggiore
di 30 gradi) è opportuna una costante idratazione di liquidi e sodio.
Macroelementi: potassio, calcio, magnesio, fosforo, sodio, cloro, zolfo
Microelementi: ferro, selenio, manganese, rame, cobalto, zinco, fluoro, iodio, molibdeno
Oligoelementi: bromo, arsenico, cromo, boro, nichel, germanio, stagno, silicio, tungsteno, vanadio