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Fosforo


Si trova in più del 85% nelle ossa e dei denti ed è un macroelemento. Il fosforo è presente in quasi tutti gli alimenti di origine animale e vegetale. Inoltre gli alimenti con un alto contenuto di proteine sono particolarmente ricchi di fosforo: la carne, il pesce, il latte parzialmente o totalmente scremato, i derivati del latte, le uova, la frutta secca, il lievito di birra, i cereali integrali, l’aglio, i legumi, i semi e le noci... La sua utilità è assoluta, in quanto è un componente essenziale della membrana cellulare ed ogni cellula del corpo umano ha bisogno di fosforo per funzionare normalmente. È un componente importante in molti tessuti e funzioni metaboliche del corpo. Svolge un ruolo importante dal punto di vista energetico e partecipa alla regolazione dell'equilibrio acido-base. Se viene a mancare possono instaurarsi situazioni di debolezza generale, perdita di appetito, dolore osseo, vomito.

I composti del fosforo sono coinvolti nelle più importanti funzioni fisiologiche in tutte le forme di vita conosciute. I gruppi di fosfato sono parte delle molecole del DNA, dell'RNA, dell'ATP e dei fosfolipidi. Il fosfato di calcio è un componente particolarmente importante nelle ossa.
Le strutture cellulari di denti, ossa e altri apparati, col fosforo rappresentano più dell'1% del peso corporeo. Il fosforo è indispensabile in vari processi di produzione di energia (metabolismo dei grassi, dei carboidrati e delle proteine) e stimola le contrazioni muscolari; il fosforo è inoltre necessario nella mediazione intracellulare, assicura la funzionalità renale e la trasmissione degli impulsi nervosi.

Da considerare che dopo i 25 anni di età la dose raccomandata di fosforo è di 800 mg/die, mentre nei neonati sino a 6 mesi il fabbisogno è di 300 mg/die ed ancora dai 6 mesi ad 1 anno di vita la dose raccomandata è di 600 mg/die. Nel periodo pre-puberale esiste un fabbisogno di 800 mg/die; dopo questa fase e fino ai venti anni il fabbisogno è pari a 1200 mg/die. Da aggiungere che la carenza di fosforo è davvero rara in quanto il minerale è presente in una grande varietà di alimenti, nonostante questo un'assunzione insufficiente può determinare difficoltà nella crescita, disturbi ossei come l'osteoporosi, alterazioni della conduzione nervosa, stanchezza mentale e fisica.
Al fosforo ed al consumo di pesce è stato attribuito il mito di un effetto positivo sull'intelligenza e sulla memoria; tale legame per ora è privo di fondamento scientifico.
Storicamente il fosforo venne isolato per la prima volta da un chimico tedesco nel 1669. Nel tentativo di distillare i sali residui dell'evaporazione dell'urina, questo produsse un materiale bianco, luminescente al buio, che bruciava con fiamma brillante. Da allora, la parola fosforescente è stata usata per descrivere quei materiali che emettono luminescenza al buio senza bruciare. La scoperta di un materiale con simili proprietà ai tempi della sua scoperta fece subito notizia, attirando l'attenzione delle menti del periodo, che non esitarono ad analizzarlo e sperimentare con esso.
Si deve considerare che l'uso concreto del fosforo non venne effettuato fino al 19esimo secolo e ne furono scoperte due forme: bianca e rossa. Quindi i primi utilizzi furono certamente per la produzione di fiammiferi, che vennero prodotti in principio con il fosforo bianco, questo però era pericoloso e tossico da maneggiare. L'esposizione ai vapori provocava ai lavoratori la necrosi delle ossa della mascella. Con l'adozione del fosforo rosso, meno volatile e più stabile, i rischi vennero ridotti.

 

Macroelementi: potassio, calcio, magnesio, fosforo, sodio, cloro, zolfo

Microelementi: ferro, selenio, manganese, rame, cobalto, zinco, fluoro, iodio, molibdeno

Oligoelementi: bromo, arsenico, cromo, boro, nichel, germanio, stagno, silicio, tungsteno, vanadio