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Acido folico o Vitamina B9

 

Acido folico o Vitamina B9 Vitamina idrosolubile appartenente al gruppo B. L’acido folico è chimicamente un composto eterociclico, la cui complessa molecola deriva dalla pteridina (composto formato da due anelli esagonali contenenti 4 atomi di azoto).

L’acido folico viene assunto dall’organismo umano attraverso gli alimenti e, a livello delle cellule, viene convertito nella sua forma attiva, detta acido tetraidrofolico (THFA). Il THFA è necessario per la sintesi di una particolare macromolecola, l’acido timidilico che, a sua volta, ha un ruolo di regolazione nella sintesi del DNA; per tale motivo, l’acido folico risulta fondamentale nei processi di divisione cellulare e nella maturazione dei globuli rossi.

Questa vitamina, inoltre, regola i livelli nell’organismo di un prodotto del metabolismo, l’amminoacido omocisteina, il cui aumento incontrollato può determinare danni alle pareti delle arterie. L’azione del THFA si svolge nel modo seguente: esso dona un gruppo metile –CH3 alla cobalamina (o vitamina B12); questa viene a sua volta utilizzata dall’enzima metionina-sintetasi per la conversione dell’omocisteina nell’amminoacido metionina.

La carenza di acido folico può portare a disturbi dello sviluppo e ad anemia megaloblastica (una forma di anemia caratterizzata da una quantità eccessiva di megaloblasti, cellule precursori dei globuli rossi).

L’acido folico è contenuto soprattutto nel lievito di birra, in alcune verdure verdi, come gli asparagi e gli spinaci e nei fagioli; si trova inoltre nel fegato e nel tuorlo d’uovo. Viene raccomandata un’assunzione giornaliera di circa 15 mg. Alle donne in gravidanza si consiglia una terapia a base di acido folico allo scopo di favorire lo sviluppo del tubo neurale del feto e di prevenire l’insorgenza di alcune malformazioni congenite (come la spina bifida).

Inoltre si può aggiungere che l'acido folico (o acido pteroilglutammico o vitamina M o vitamina B9 o folacina, formula molecolare C19H19N7O6) venne scoperto nel 1939 dopo una serie di studi relativi alla terapia di una forma di anemia provocata artificialmente nei polli. Tale sostanza, isolata dal fegato e da vegetali, venne successivamente caratterizzata chimicamente e se ne notò la sua essenzialità in terreni di cultura per alcuni microorganismi. Tra il 1943 ed il 1945, dalle cellule vennero isolati altri fattori riconosciuti, poi, come derivati dell'acido folico.

Struttura chimica

L'acido folico si compone, strutturalmente, dell'unione di tre molecole: 6-metilpterina, acido p-aminobenzoico (PABA) ed acido glutammico.
Struttura chimica dell'Ac. Folico

La 6-metilpterina ed il PABA formano una molecola di acido pteroico (da cui il nome di acido pteroilglutammico a seguito del legame col glutammato).
L'acido folico è insolubile nei solventi organici ed è inattivato dalla luce e dalle radiazioni ultraviolette. Il legame con il glutammato è essenziale per la sua attività biologica.
L'acido folico viene assunto dall'organismo solamente sotto la forma di acido pteroilmonoglutammico (ovvero con una sola molecola di glutammato legata al PABA). Poiché nella dieta si può ingerire anche dell'acido pteroilpoliglutammico, per poterlo rendere assimilabile si utilizzano degli enzimi (pteroilpoliglutammato idrolasi) che scindono i legami peptidici che legano tra loro le molecole di glutammato. L'assorbimento dell'acido folico avviene prevalentemente nel digiuno ed è un processo, influenzato dal pH, passivo ad alte concentrazioni di folato ed attivo a concentrazioni fisiologiche.
La forma attiva dell'acido folico è l'acido tetraidrofolico, il quale viene ottenuto per riduzione enzimatica. Tale processo avviene attraverso due reazioni di riduzione della 6-metilpterina catalizzate dalla tetraidrofolato riduttasi.

Il tetraidrofolato interviene in reazioni di trasferimento di unità monocarboniose a diversi livelli di ossidazione e funge da trasportatore intermedio. Le unità monocarboniose possono essere:

* gruppo metilico (-CH3),
* gruppo metilenico (-CH2-),
* gruppo formilico (-CHO),
* gruppo formiminico (-CHNH).

Il gruppo monocarbonioso si può legare all'azoto N5 della 6-metilpterina o a quello N10 del PABA (talvolta ad entrambi). Le forme che si possono ottenere tramite l'aggiunta di queste unità sono intercambiabili attraverso specifiche reazioni enzimatiche che sono esposte nell'immagine seguente.
Le reazioni di intercambiabilità dei folati

I folati intervengono nei processi metabolici coinvolti nella sintesi delle purine e della deossitimidina (dTMP), nella formazione della metionina a partire dall'omocisteina, nel catabolismo dell'istidina e nella interconversione tra glicina e serina.
La formazione della metionina dalla omocisteina avviene tramite l'enzima omocisteina metiltrasferasi che utilizza la vitamina B12 come coenzima ed il metiltetraidrofolato come donatore di un gruppo metilico che viene prelevato da una serina che, a seguito di ciò, diventa una glicina.
Per formare dTMP si ricorre al N5, N10 metilentetraidrofolato che trasferisce un gruppo metilico ad una molecola di desossiuridinamonofosfato (dUMP). Nella reazione, catalizzata dalla timidilato sintetasi, il metilentetraidrofolato funge da donatore sia del gruppo metilenico sia dei due elettroni necessari per ridurlo a gruppo metilico, ossidandosi a diidrofolato.

Fonti alimentari

L'acido folico è presente nelle frattaglie, come folati nelle verdure a foglia verde, nei legumi e nelle uova. La sua presenza è scarsa nella frutta e nel latte. Parte dell'acido folico (circa il 50%) si può perdere durante la cottura. In alcuni alimenti possono esistere delle sostanze inibitrici della pteroilpoliglutammato idrolasi od altre ancora non conosciute in grado di diminuire l'assorbimento di acido folico.
Sintesi delle forme attive dell’Ac. Folico e assorbimento intestinale.

Carenza

La carenza di acido folico è assai diffusa, soprattutto nei paesi sottosviluppati. Le cause di ciò sono molteplici e vanno dalle malattie infettive, alle terapie farmacologiche, alla gravidanza, al malassorbimento. Tutto ciò si traduce in problemi nella sintesi di DNA ed RNA. Gli elementi più coinvolti da questo problema sono le cellule a ricambio rapido, come quelle del midollo osseo.
La sintomatologia da carenza di acido folico si manifesta attraverso un'anemia macrocitica cui si può accompagnare leucopenia e trombocitopenia, alterazioni della cute e delle mucose e disturbi gastrointestinali (malassorbimento e diarrea).
Durante la gravidanza, carenze di acido folico possono provocare problemi nella differenziazione del tubo neurale, forse per alterazione dei microtubuli, e portare, così, allo sviluppo di una spina bifida o di anencefalia.


Farmacologia

L'acido folico è usato come supplemento vitaminico nelle anemie da carenza, nei convalescenti di malattie debilitanti croniche e nelle donne gravide. I livelli di assunzione di folati consigliati sono di circa 200 μg/die. In gravidanza se ne consiglia l'assunzione di 400 μg/die al fine di prevenire la comparsa di spina bifida, e, nell'allattamento, 300 μg/die.

Non sono noti effetti tossici da folati fino ad una dose di 5 mg/die. Si consiglia di non eccedere nell'assunzione di folati in quanto possono mascherare i sintomi dell'anemia perniciosa da carenza di vitamina B12, evento che può comparire soprattutto in anziani e vegetariani stretti (vegani), in quanto non consumano nessun alimento di provenienza animale.

L'acido folico è fondamentale per la replicazione in vivo del materiale genico in quanto ricopre un ruolo chiave nella biosintesi di purine e pirimidine (costituenti del DNA e dell'RNA) oltre che di aminoacidi, e nell'organismo umano e nell'organismo batterico :
- nel primo caso, viene assimilato dalla dieta e non sintetizzato,
- per contro, viene sintetizzato dall'organismo batterico ma non assimilato
tale differenza è alla base del meccanismo d'azione di antibiotici quali Sulfamidici e Trimetoprim. I primi agiscono inibendo l'enzima diidro-pteroato-sintetasi, che unisce la 6-metilpteria all'acido para-amino-benzoico a formare l'acido folico; il Tirmetoprim inibisce l'enzima diidrofolato-reduttasi, che ha il compito, tramite l'impiego di due molecole di NADPH, di convertire l'acido folico, nella sua forma bioattiva, l'Acido Tetraidrofolico.

Gli antagonisti dell'acido folico sono dei chemioterapici molto efficaci nella terapia dei tumori e lo sono stati molto in passato come immunosoppressori. Farmaci come ametopterina, metotrexate e trimetexate sono stati per decenni i farmaci cardine nel trattamento delle leucemie e di molti tumori solidi.

Impieghi Clinici:

Fortificazione Alimentare

Prevenzione dei DTN

Prevenzione dell'Infertilità

Ipospadia da Ftalati

Prevenzione Oncologica

Prevenzione CardioVascolare

Celiachia

Demenze e Alzheimer

Malattia di Parkinson

Terapia con AntiEpilettici

Dolore neuropatico

Psichiatria

Schizofrenia

Depressione

Alcolismo

Degenerazione Maculare Età correlata

Un sottostudio, pubblicato nel febbraio del 2009, del Women's Antioxidant and Folic Acid Cardiovascular Study ha esaminato una coorte di 5441 donne; questa ricerca ha dimostrato inequivocabilemnte che il supplemento nutrizionale con Ac. Folico (2.5 mg/d), piridossina (50 mg/d) e cianocobolamina(1 mg/d) rispetto al placebo, decrementa il rischio di sviluppare la degenerazione maculare retinica età correlata (AMD) del 34%. Anche altri studi più datati confermano il dato.

Vitamina A(Retinolo) - Vitamine gruppo B - Vitamina B1(Tiamina) - Vitamina B2(Riboflavina) - Vitamina B3(Niacina) - Vitamina B4(Adenina) - Vitamina B5(acido pantotenico) - Vitamina B6(piridossina) - Vitamina B7(colina) - Vitamina B8(biotina) - Vitamina B9(acido folico) - Vitamina B10(acido paraminobenzoico PABA) - Vitamina B12(cobalamina) - Vitamina C(acido ascorbico) - Vitamina D(calciferolo) - Vitamina E(tocoferolo) - Vitamina H - Vitamina K(fillochinone)