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Retinolo o Vitamina A
Vitamina liposolubile, il cui assorbimento viene mediato dai lipidi e avviene
nell’intestino in presenza della bile. Deriva da carotenoide detto
beta-carotene, che chimicamente è un tetra-terpene. Questo precursore viene
convertito nella forma attiva della vitamina a livello del fegato, a opera
dell’enzima carotenasi. La denominazione è generica; infatti, si riferisce a due
diversi composti, l’axeroftolo o vitamina A1, i cui effetti sono meglio
conosciuti, e la vitamina A2, di struttura chimica leggermente diversa.
La vitamina A è coinvolta nella sintesi della rodopsina, pigmento presente nei
coni della retina e responsabile della visione in penombra. La rodopsina è
composta da una proteina detta opsina e da un composto chiamato 11 cis-retinale
che deriva dalla vitamina. La carenza di questa è causa dunque di disturbi
visivi, che comprendono emeralopia, cioè scarsa visione in penombra, e
xeroftalmia, che conduce alla formazione di ulcere della cornea.
Inoltre, la vitamina A ha un ruolo nella differenziazione delle cellule
epiteliali, anche se non è chiaro come ciò avvenga. Si ipotizza che possa
interagire con l’attività genica, in modo da regolare il processo di
trascrizione del DNA.
Il retinolo si trova in forma di beta-carotene nelle verdure e nei frutti di
colore giallo-arancio, soprattutto nelle carote, zucche, albicocche e nei
meloni. È presente anche in alimenti di origine animale, in forma di retinolo:
nel fegato, nel tuorlo d’uovo, nell’olio di fegato di merluzzo, nel pesce e nel
burro.