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Quanta gente al mondo oggi giorno crede seriamente che possa esistere vita intelligente con conoscenze tecnologiche? Sicuramente molti!

La risposta a questa domanda potrebbe non tardare ad arrivare. Infatti da molti anni è in corso il progetto SETI@HOME, finalizzato proprio alla ricerca di vita extraterrestre per mezzo di una tecnologia basata sulle onde radio. Grazie all'enorme radiotelescopio di Arecibo, ricavato all'interno di un cratere meteoritico e trasformato in una gigantesca antenna costantemente in azione per la ricerca di possibili messaggi radio provenienti da altri mondi.

Ma cosa centriamo noi ed i nostri piccoli computer casalinghi?! La risposta è che siamo importantissimi per questo colossale progetto scientifico. Visto che la quantità di dati raccolti ogni giorno sarebbe ingestibile per qualsiasi super calcolatore moderno. Così gli addetti ai lavori del SETI hanno avuto la brillante idea di suddividere le informazioni raccolte in piccoli “blocchi” e trasmetterli via internet ai vari utenti iscritti che hanno intenzione di partecipare.

Eliminare il “rumore di fondo”, codificare tutte le migliaia di frequenze raccolte in un solo istante da questa prodigiosa antenna e chissà cos'altro... rende necessaria la partecipazione del maggior numero possibile di computer per garantire il successo del progetto.

Probabilmente, se mai un PC calcolasse un segnale di origine intelligente, per ovvi motivi, non verrà divulgato immediatamente dalla comunità scientifica al mondo, dovendo prima vagliare attentamente ogni conseguenza sia positiva che negativa, evitando di scatenare il panico delle masse... Certo è che a livello speculativo alcuni possono pensare che forse sia già stato intercettato qualche messaggio proveniente da trasmissioni extraterrestre ma che non siano ancora stati rivelati alla popolazione. Questa però, come già detto è solo una possibilità speculativa da film di fantascienza.

Il concetto è semplice: se noi possediamo la tecnologia delle onde radio, allora qualche altra civiltà tecnologica nell'universo potrebbe avere la medesima conoscenza e quindi far arrivare a noi un segno della propria esistenza. I problemi però sono molteplici e quasi tutti legati all'enorme distanza e quindi al tempo impiegato dalle onde radio per raggiungere la Terra. Potrebbero essere pochi anni(luce) oppure alcune migliaia. Inoltre dovrebbe esserci un parallelismo di sviluppo, il che è difficile dato che alcune civiltà tecnologiche potrebbero essersi esistite migliaia o milioni di anni prima della nostra...

Insomma, un vero grattacapo! Che grazie alla costante ricerca intrapresa da ognuno di noi con i nostri piccoli PC interfacciati al progetto, potremo un giorno non lontano trovare una soluzione a molte domande di questo tipo.

Il progetto è esteso a tutte le maggiori piattaforme piattaforme di computer casalinghe, odierni e passati. Per giunta questo software gira in background sul nostro PC, possedendo una licenza GPL che permette a chiunque ne sia in grado di modificare il codice sorgente per ottimizzarlo verso qualsiasi nuova piattaforma di calcolo.

Grazie a questo software(BOINC) verranno “salvati” numerosi cicli di calcolo che normalmente sarebbero sprecati, su milioni di PC al mondo che restano accesi molte ore al giorno e altrimenti rimarrebbero senza attività.

SETI@HOME ha già fornito alcuni risultati eclatanti, come la selezione di alcune zone “interessanti” nel cosmo dal punto di vista probabilistico, degni di ottenere risconti positivi. Nel settembre 2004 una notizia è stata diffusa in tutto il mondo: Intercettata dal radio telescopio di Arecibo un'onda radio anomala. Secondo i ricercatori non si tratta di una sorgente di emissione naturale. L'impulso e' stato nominato SHGB02+14A e viaggia sulla frequenza di 1420 MhZ. Questo segnale, come tanti altri è stato inserito nella lista del progetto Seti come segnale Candidate.

Detto questo, non vi resta che contribuire in modo totalmente gratuito grazie al vostro PC... forse sarete proprio voi a trovare qualche misteriosa civiltà extraterrestre!