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SERATA ASTRONOMICA PROPIZIA
A BORGATA BORSETTI CON UN CIELO LIMPIDISSIMO
Finalmente è arrivata una nottata prolifica a Borgata Borsetti per l'astronomia. La prima con cielo veramente terso da prima del Covid! Tra impegni di studio universitario che ho con l'osteopatia ormai da 4 anni a questa parte, lavoro che sommerge, meteo che quando hai tempo fa i capricci... Alla fine però la tenacia ha avuto la meglio e quando si reprime oltre misura una passione poi esplode a pieno titolo. L'astronomia è una 'malattia' che ho da tutta la vita e non passa, anzi si rafforza ogni giorno(o meglio ogni notte) e così sono stato premiato con una buona carrellata di oggetti estivi.
La sempre bellissima Via Lattea, fotografata prima in uno scorcio di cielo dal
balcone in legno della baita nel silenzio e buio più totale. Subito dopo ancora
Via Lattea ma a 'campo aperto', un oggetto troppo esteso per il mio obbiettivo
da 50mm per essere ripreso completamente! Riuscivo a vederla a occhio nudo per
il seeing eccezionale che c'era. Poi è stato il momento della famosissima
galassia di Andromeda in tutta la sua maestosità, lontana da noi 2 milioni di
anni luce. Fa sorridere pensare che fino ai primi anni del novecento si credeva
fosse una nebulosa inglobata nella nostra Via Lattea, dopotutto si credeva che
l'universo fosse tutto lì e solo dopo si è capito che le galassie nell'universo
sono infinite! Poi è stato il momento di M33 nella costellazione del Triangolo,
un oggetto tanto debole quanto bello che non si vede ad occhio osservando
all'oculare ma solo con la ripresa fotografica a lunga posa. M33 è un galassia a
spirale simile alla nostra che assieme ad Andromeda fa parte dell'ammasso
galattico locale e dista quasi tre milioni di anni luce. Così per qualche strano
motivo ho pensato alla nebulosa Manubrio(Dumb-Bell Nebula) ed eccola lì subito
nel centro del mio rifrattore apocromatico. Oggetto piccolo e concentrato che
all'oculare appare come una stella sbavata che in alcuni casi può essere
scambiata per un pallido pianeta. In realtà però si tratta del residuo di una
stella esplosa che proprio per le sue sembianze viene denominata in gergo
tecnico Nebulosa Planetaria ma attenzione coi pianeti non centra nulla! Questo è
un oggetto dello spazio profondo che fa parte della via Lattea e dista da noi
mille anni luce. Un bell'oggetto che in fotografia appare molto colorato, con al
centro la stella da cui è partita l'antica esplosione.
A partire da circa mezzanotte di ferragosto, quando ho finito di montare tutta
la strumentazione, ho iniziato gli scatti e la laboriosa messa a fuoco con
istantanee e correzioni continue del focheggiatore. Devo ammettere che non mi
aspettavo di riuscire ad osservare agevolmente tutti quegli oggetti nelle tre
ore che avevo a disposizione. E' stata bella esperienza e come sempre quando
faccio qualcosa che mi piace il tempo passa troppo in fretta!
Devo resistere ancora 2 anni con la passione di studio osteopatico e poi potrò
alla fine di questo percorso di nuovo dedicarmi a pieno titolo alla passione
dell'astronomia. Un passo alla volta.